Luis Arce, Presidente della Bolivia, ha annunciato ieri 16 dicembre che il polo dedicato ai camelidi situato nel comune di Turco, è ormai prossimo all’inaugurazione. Con un avanzamento dei lavori del 95%, l’infrastruttura rappresenta una svolta per la valorizzazione del patrimonio zootecnico boliviano. Il progetto, che ha richiesto un investimento totale di 73,3 milioni di milioni di sterline, mira a trasformare le risorse derivanti dai camelidi in prodotti di valore aggiunto.
Come sarà il polo
L’impianto sarà dotato di una moderna conceria di precisione per lavorare le pelli e creare abbigliamento, scarpe e artigianato, nonché di una struttura dedicata alla lavorazione industriale della carne di lama. Il complesso sarà supportato da due strutture complementari. Come riporta la stampa locale, all’impianto per il trattamento delle acque reflue sarà affiancato un laboratorio di miglioramento genetico, dedicato ad aumentare la qualità e la quantità degli allevamenti di lama e alpaca. In altre parole, la nuova apertura punta a rendere il polo di Turco un modello, per via dei 2,6 milioni di lama e quasi mezzo milione di alpaca presenti in Bolivia.
A pieno regime
Come scrivevamo a giugno, si stima che ogni anno saranno lavorate 1.140 tonnellate di carne di lama, 90 tonnellate di farina di ossa e 45.000 pelli. Non solo pelle. Un laboratorio specializzato processerà invece 190.000 tonnellate di fibre. I numeri riflettono l’obiettivo di trasformare il settore zootecnico in una risorsa economica strategica, valorizzando il ruolo dei camelidi nella cultura e nell’economia del Paese. Con questo nuovo complesso, che si aggiunge all’impianto simile già operativo a Laja, il paese sudamericano punta a consolidare la sua posizione nel mercato internazionale delle fibre e della carne di lama.
Immagini dal profilo facebook del Ministerio de Desarrollo Productivo y Economía Plural
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