Una brutta tegola si è abbattuta sul settore delle esportazioni brasiliane di carne bovina. Secondo il colosso dell’informazione Bloomberg, il ministero per l’Agricoltura del governo sudamericano lunedì ha sospeso le vendite verso la Cina in seguito al riscontro del morbo BSE (mucca pazza) in un capo di 17 anni nello Stato del Mato Grosso. Le spedizioni di carne verso Oriente sono state quindi temporaneamente vietate per rispettare il periodo di quarantena, mentre i carichi spediti dopo il 30 maggio dovranno essere riportati ai produttori. Le ripercussioni sulle aziende del settore sarebbero già evidenti: secondo l’agenzia di stampa Reuters alla fine della giornata di ieri i titoli del colosso della macellazione Minerva erano scesi del 4%, mentre quelli di JBS e Marfrig Global Food entrambi del 3%. Il peso del mercato cinese per il settore brasiliano della macellazione è infatti fondamentale: stando ai dati forniti dall’ABIEC, l’associazione nazionale degli esportatori di manzo, nel corso del 2018 il Paese asiatico ha importato 1,5 miliardi dollari (circa 1,33 miliardi di euro) di carne dal Brasile per un totale di oltre 322.000 tonnellate, vale a dire il 20% del totale venduto oltreconfine. Lo stop alle spedizioni rappresenterebbe però una misura cautelativa destinata a durare poco tempo in quanto il Brasile è ritenuto dall’Organizzazione mondiale per la salute degli animali un Paese privo del morbo della mucca pazza. (art)
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