Marfrig e BRF hanno aperto il tavolo negoziale per valutare l’ipotesi di fusione. Se le trattative andassero a buon fine, vedrebbe la luce un gigante della carne da 76 miliardi di real annui (circa 17,3 miliardi di euro), secondo player brasiliano pronto a lanciare il guanto di sfida al colosso JBS. Sono stati gli stessi diretti interessati, riporta O Globo, a comunicare ai mercati il tentativo di merger: i due consigli di amministrazione si danno complessivamente 120 giorni di tempo per arrivare a un risultato. Nei quattro mesi, si impegnano a non aprire nuovi tavoli negoziali con terze parti. Le due società intendono integrare le specificità non solo finanziarie, ma anche produttive: BRF gestisce 37 impianti produttivi nel mondo (32 in Brasile) ed è specializzata nelle carni suine e avicole; Marfrig, invece, è strutturata per abbattere oltre 33.000 bovini al giorno. Di recente Marfrig ha già acquisito proprio da BRF il controllo di Quickfood.
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