Lo scontro amministrativo con l’antitrust brasiliana paralizza le operazioni di JBS nel Mato Grosso do Sul. La multinazionale della carne, che da quando è stata coinvolta nello scandalo Lava Jato affronta in patria un problema dopo l’altro, il 19 marzo ha chiuso le operazioni del macello di Cassilândia, impianto dalla capacità produttiva di 500 bovini al giorno e un indotto lavorativo di 650 famiglie. A spingere JBS alla serrata è la controversia con CADE. L’authority nel 2012 ha autorizzato l’acquisizione dell’ex gestore del macello di Cassilândia (struttura di proprietà pubblica) da parte della multinazionale a patto che quest’ultima si impegnasse, tra le altre cose, in alcune opere di manutenzione straordinaria. Per le inadempienze, su JBS pende una multa da complessivi 40 milioni di real (poco meno di 10 milioni di euro). Intanto, mentre JBS ha chiuso la cessione dell’allevamento USA Five River Cattle per 200 milioni di dollari, la banca brasiliana di investimenti BNDES nega i rumor che la davano vicina alla dismissione (totale o parziale) del suo pacchetto azionario del 21%.
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