La filiera della carne ovina ringrazia i Paesi emergenti, che cresceranno sul doppio binario demografico ed economico guidando il consumo di agnelli e capretti, previsto in crescita fino al 2025. È questa, in estrema sintesi, la tesi del rapporto “Sheepmeat’s unique global position” stilata da Meat & Livestock Australia (MLA) – Market Information. Le carni ovicaprine nel prossimo decennio continueranno a valere il 5% del consumo globale di proteine animali. Ma il valore assoluto della quota aumenterà in maniera simmetrica all’espansione del mercato della carne: si prevede che la produzione annua passerà dai circa 300 milioni di tonnellate di carne del 2015 agli oltre 350 del 2025. La leva del successo, si diceva, è nei mercati emergenti: nei Paesi Africani le carni ovine pesano per il 19,1% nel consumo complessivo di proteine animali, in India il 15,3% e in Cina il 5%.
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