La carne rossa britannica torna negli Stati Uniti. Martedì Washington ha revocato il divieto imposto all’importazione dal Regno Uniti 24 anni fa. La causa fu il diffondersi del morbo della mucca pazza. La prima spedizione è partita martedì stesso dall’Irlanda del Nord. Gli analisti stimano che la riapertura possa generare fatturati a sei zeri.
La carne rossa britannica
Dopo 24 anni di stop, la carne bovina britannica conquista gli scaffali dei supermercati americani. Il Servizio di sicurezza e ispezione alimentare degli Stati Uniti (FSIS) ha visitato diversi macelli tra luglio e agosto 2019 in tutto il Regno Unito. Al termine degli audit ha acconsentito alla revoca del divieto. Le ispezioni sono state precedute negli anni da numerosi accessi e discussioni tecniche tra i governi dei due Paesi. La prima spedizione è partita martedì e la carne inviata oltreoceano è stata macellata nei laboratori del Foyle Food Group in Irlanda del Nord. La prossima settimana le spedizioni dovrebbero proseguire. Secondo il governo del Regno Unito, “si stima che l’export di carne bovina varrà 66 milioni di sterline (oltre 72 milioni di euro, ndr) nei prossimi 5 anni”. Ma non solo.
Sogni di ri-conquista
“Questo è un momento storico per l’agricoltura britannica e potrebbe offrire un’opportunità stimata di 66 milioni di sterline per coloro che desiderano esportare carne bovina negli Stati Uniti – commenta il segretario al commercio internazionale Liz Truss -. Ma questa potrebbe essere solo la punta dell’iceberg. L’accordo di libero scambio che stiamo negoziando con gli Stati Uniti creerà una serie di opportunità di esportazione per l’agricoltura britannica. Cerchiamo un accordo ambizioso e di standard elevato che vada a vantaggio degli agricoltori e dei consumatori“. (art)
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