Innanzitutto, dal Parlamento europeo arriva una conferma: quella dell’accordo raggiunto in sede di Trilogo per il rinvio di 12 mesi l’entrata in applicazione del Regolamento EUDR. Alleluia: l’iter innescato dalla proposta di ottobre della Commissione arriva finalmente a traguardo. Ma non solo. Perché, come informa una nota di UNIC – Concerie Italiane, Strasburgo si è anche impegnata a rispondere a quattro istanze a favore delle PMI.
Una conferma, quattro aperture
Nella seduta del 17 dicembre l’EuroParlamento “ha preso atto di una dichiarazione della Commissione in cui si ribadisce l’impegno ad alleggerire gli oneri che gravano sulle imprese, riducendo gli obblighi amministrativi ed eliminando gli oneri burocratici superflui”. L’impegno si sviluppa in quattro punti. Pubblicare gli aggiornamenti delle linee guida e delle FAQ, innanzitutto, nonché predisporre il sistema informativo e il benchmark rischio – Paese al massimo entro sei mesi dalla nuova data di applicazione del regolamento (30 dicembre 2025). In più, le autorità europee si impegnano “a fornire ulteriori chiarimenti sugli oneri che derivano dall’EUDR, razionalizzando gli obblighi di comunicazione e documentazione”. L’obiettivo è mantenere solo gli oneri “strettamente necessari”. Infine, l’ultima apertura riguarda la possibilità di aggiungere “misure per semplificare e ridurre gli oneri amministrativi, anche considerando gli eventuali risultati positivi raggiunti dai vari Paesi in merito agli obiettivi del Regolamento”.
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