Il consumo di carne crescerà in tutto il mondo, ma non in Europa. Ad avanzare la previsione è la stessa Unione Europea: mentre a livello globale il mercato della carne è destinato a crescere fino al 2030, nel Vecchio Continente si andrà restringendo. Le aziende europee investiranno in innovazione, ma nonostante ciò i consumatori potrebbero fare scelte diverse. Meno carne ma più tracciata e meglio lavorata, insomma, pare essere la tendenza.
Il consumo di carne
L’Unione Europea, nel suo documento “Eu agricultural outlook“, prevede che il consumo di carne crescerà in tutto il mondo dell’1,1% all’anno. L’Europa andrà però in controtendenza. Da qui al 2030 il consumo pro-capite dovrebbe scendere dell’1,6%. La dinamica sarebbe legata al modo in cui il pubblico recepisce il tema della sostenibilità. Ciò porterebbe nei prossimi anni a un assottigliamento delle mandrie europee. Il tutto nonostante gli investimenti in tecnologia delle aziende per aumentare l’efficienza.
Bovini a picco
La produzione di carne bovina, in particolare, dovrebbe diminuire dell’8% tra il 2020 e 2030. Ciò significa 0,6 milioni di tonnellate in meno. Il numero di capi scenderebbe del 7%, vale a dire 2,2 milioni di animali in meno. Parallelamente la minor redditività del latte dovrebbe spingere gli allevatori a rivedere nello specifico il patrimonio vaccino. (art)
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