Gli USA non si fermano: l’export di pelle continua a crescere

Gli USA non si fermano: l’export di pelle continua a crescere

L’export di pelle americana continua a crescere sia in volume che in valore. Ciò vale tanto per la materia prima grezza quanto per le pelli semilavorate. Nel primo caso l’incremento rispetto al periodo gennaio-febbraio 2021 è del 30% in volume e del 34% in valore. Nel secondo, la crescita è del 10% in quantità e del 19% in valore. Motivazione del trend: tanto l’Italia, quanto altri Paesi del mondo, sono tornati all’acquisto in modo deciso e strutturale.

La pelle americana continua a crescere

Nel primo bimestre 2022, come certificano i dati LHCA, gli USA hanno venduto all’estero materia prima conciaria per 4,96 milioni pelli incassando 154,3 milioni di dollari. Entrambi i risultati segnano un miglioramento rispetto alla performance di un anno fa quando vendettero 3,83 milioni di pelli mettendo in cassa 115,2 milioni di dollari. L’incremento in termini di volume è pari al 30% mentre in termini di valore è del 34%. Il mercato più importante resta quello di Cina e Hong Kong, che insieme hanno acquistato 2,87 milioni di pelli (+14%) spendendo 92,5 milioni di dollari (+29%). L’Italia cresce del 131% in volume e del 144% in valore.

 

 

Il semilavorato

Dati positivi segnano anche il primo bimestre della pelle semilavorata. Tra gennaio e febbraio gli USA hanno venduto 599.895 pelli incassando 63,3 milioni di dollari contro le 545.790 vendute a gennaio/febbraio 2021, che avevano fruttato 53,3 milioni di dollari. L’incremento in volume è del 10% mentre in valore sale al 19%. Protagonista indiscussa, in questo caso, è l’Italia.

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