La zootecnia messicana ha ormai completato il processo di trasformazione. Secondo le stime di USDA, l’agenzia per le Politiche Agricole degli Stati Uniti, il Paese latino-americano nel 2023 si affermerà nella top ten degli esportatori di carne bovina. A fare da volano al fatturato estero messicano sono proprio gli States, che da soli assorbono una quota dell’80% delle esportazioni.
Il Messico nella top ten
Come si legge su Beef Point, si deve a un riequilibrio interno la crescita del Messico nel mercato globale della carne. È da almeno quattro lustri che, a fronte della crescita della produzione di carne rossa, il mercato domestico rimane stabile. Ne consegue che è cresciuta la quota di prodotto rivolta al mercato internazionale e che, al contempo, sono calate le importazioni. A discapito degli stessi Stati Uniti, storico grande partner, che nel 2021 hanno visto le proprie vendite in Messico calare del 30% rispetto al 2018. Il riequilibrio del saldo commerciale si vede anche nell’acquisto all’estero di bestiame vivo. USDA stima che nel 2022 l’import messicano si attesterà a 700.000 capi: è il dato più basso dal 2008.
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