Il senso della sinergia è semplice: la Russia ci mette un settore zootecnico forte (e un mercato interessante); l’Italia il know how per una produzione efficiente e sostenibile. È su questi presupposti che nasce la sinergia tra Inalca, azienda del gruppo Cremonini, e un consorzio di imprenditori moscoviti guidato da Rdif, il fondo sovrano russo di investimento diretto. Come si può leggere sul quotidiano La Verità, la partnership prevede investimenti per 14 milioni di euro (circa un miliardo di rubli) nel rafforzamento delle strutture produttive e distributive di Inalca nel territorio della federazione russa. L’obiettivo è giungere “all’integrazione completa di una filiera sostenibile, dall’agricoltura alla trasformazione alla distribuzione” commenta Luigi Scordamaglia, ceo di Inalca. L’accordo prevede anche l’ingresso dei partner russi nella compagine di Orenbeef, società controllata da Inalca fondata nella regione di Orenburg 5 anni fa. Qui il gruppo italiano gestisce uno stabilimento di macellazione e lavorazione di carni bovine, mentre a Odintsovo ha un impianto per la produzione di hamburger. Sono 7, infine, le piattaforme distributive nel Paese.
TRENDING