Il risultato contabile per l’industria della carne e degli allevamenti d’Australia dice che il 2014/2015 ha segnato una leggera flessione del giro d’affari, attestato a poco meno di 17 miliardi di dollari (-0,9%). Secondo l’associazione di categoria di Canberra (Meat & Livestock Australia – MLA) il risultato è comunque soddisfacente: innanzitutto perché dal mercato sono arrivati segnali positivi, e poi perché sono tornate le piogge. Come vi abbiamo raccontato nel numero 33 di Mdp-La Conceria, proprio la prolungata siccità tra il 2013 e il 2015 ha dato impulso a un’anomala accelerazione nei conferimenti al macello. Il ritorno delle precipitazioni in alcune regioni dell’Australia, sottolinea il report MLA, ha permesso il ritorno a ritmi più regolari: nell’anno tra il luglio 2015 e il giugno 2016 sono stati macellati circa 8 milioni capi di bestiame (erano stati 9,6 l’anno precedente). Negli Stati Uniti, intanto, Tyson Foods, player della filiera della carne, si accinge a ridefinire i propri vertici aziendali. Il 31 dicembre il presidente Tom Hayes assume l’incarico di ceo della società subentrando nel ruolo a Donnie Smith, che lo ricopriva dal 2009. Mentre Hayes conserverà il doppio incarico di presidente e ceo, per i prossimi tre anni Smith è confermato come consulente dell’azienda. (rp)
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