Momento difficile per gli allevatori irlandesi. Ma l’Europa tende loro una mano. Secondo una recente indagine di agriland.ie, gli allevatori pensano agli ovini per una riconversione strategica anti-crisi. I bovini hanno raggiunto un prezzo troppo alto nel frangente di mercato attuale. Le difficoltà determinate dal Covid-19 avrebbero messo alle strette diversi imprenditori del settore, soprattutto i più piccoli. Tuttavia un sostegno ai loro conti è pronto ad arrivare da Bruxelles.
Gli allevatori pensano agli ovini
Il sondaggio condotto dal portale d’informazione irlandese si è svolto nel grande mercato del bestiame di Carnew Mart. Qui, nel corso degli ultimi mesi, sempre più allevatori tradizionalmente dediti alla cura dei bovini sarebbero stati visti affacciarsi ai recinti dove sono esposti gli ovini. “Pensano che il bestiame sia troppo caro per essere acquistato” spiegano i titolari del mercato. La stessa dinamica, come evidenziato da un altro operatore del settore, si sarebbe notata anche nei mercati del Sud Est del Paese. Una tendenza che, a parere degli esperti, se continuasse potrebbe mandare in tilt parte del sistema. La mandria irlandese di ovini non è infatti capace di sostenere una simile domanda qualora si mantenesse agli stessi livelli per tutto l’anno.
In arrivo 50 milioni
Un sostegno agli allevatori colpiti dall’impatto del Covid-19 arriverà a breve dall’Europa. Il 25 agosto la Commissione europea ha approvato la richiesta avanzata dal governo irlandese per distribuire un pacchetto da 50 milioni di euro di aiuti di Stato al settore delle carni bovine. L’erogazione dovrebbe avvenire attraverso sovvenzioni dirette, come ad esempio garanzie sui prestiti, ma naturalmente esistono delle condizioni per poterne usufruire. Tra queste, l’aiuto non può superare i 100.000 euro per ciascun beneficiario. Il programma di aiuti durerà fino al 31 dicembre 2020. (art)
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