JBS si aspetta una legge sulla tracciabilità del bestiame per contrastare la deforestazione in Brasile. Per questo chiede al governo guidato dal presidente Lula di rendere obbligatoria la tracciabilità dei capi allevati per la carne. Dal canto suo, la multinazionale dichiara di seguire i suoi fornitori diretti di bestiame con un “monitoraggio geo-satellitare“. E che a partire dal gennaio 2026, solo i produttori registrati nel registro blockchain della tracciabilità potranno continuare a fare affari con JBS.
La tracciabilità del bestiame
“L’unica soluzione per la deforestazione in Brasile è un sistema di tracciabilità nazionale obbligatorio. Che finora non abbiamo”, dichiara Gilberto Tomazoni, CEO di JBS, in video collegamento col New York Times per partecipare alla tavola rotonda dal titolo “Climate Forward”. E aggiunge: “Poi potremmo tracciare gli animali capo per capo”. Lo riporta Reuters.
Come JBS controlla la sua filiera
Il Brasile è il più grande esportatore di carne bovina al mondo. L’industria della carne locale incolpa i criminali per la deforestazione della foresta amazzonica. Il CEO afferma che JBS segue gli allevamenti fornitori diretti con un “monitoraggio geo-satellitare”. Mentre i fornitori indiretti rispettano una tecnologia blockchain per prevenire la deforestazione. A partire dal gennaio 2026, solo i produttori tracciabili e inseriti nel software blockchain potranno continuare a fornire il gigante brasiliano della carne. (mv)
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