JBS non ha intenzione di cedere i pilastri del proprio core business né in Brasile né all’estero. L’annuncio da parte del colosso brasiliano della carne, impelagato nello scandalo Lava Jato, arriva dopo l’accordo per la cessione a Minerva dei propri stabilimenti in Argentina, Uruguay e Paraguay. Dagli Stati Uniti, dove JBS ha lungo accarezzato l’idea della quotazione a Wall Street, i competitor chiedono chiarezza sulle leve delle penetrazione del gruppo brasiliano nel locale mercato. R-Calf, associazione che raccoglie gli allevatori statunitensi, ha inviato una richiesta di 11 pagine al presidente USA Donald Trump, al procuratore generale Jeff Sessions e a membri del governo per chiedere indagini per verificare se l’ascesa di JBS a secondo più grande operatore del mercato statunitense delle proteine ci siano coni d’ombra.
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