La carne argentina è meno competitiva. Perché? Aumentano i costi di produzione, ma calano macellazione ed export. È quanto emerge dai dati diffusi dall’USDA (United States Department of Agriculture). Un trend simile lo fotografa IMEA (Instituto Mato-Grossense de Economia Agropecuaria) per lo stato brasiliano del Mato Grosso.
Argentina è meno competitiva
L’USDA, come riporta eurocarne.com, prevede che l’Argentina produrrà nel 2021 3,1 milioni di tonnellate di carne bovina. Vale a dire il 4% in meno rispetto al 2020. Tale contrazione sarebbe dovuta dall’aumento dei costi di produzione e del cibo per animali in particolare. Le esportazioni dovrebbero scendere del 6% a 770.000 tonnellate. Per le ragioni di cui sopra, infatti, l’Argentina avrebbe perso competitività rispetto ad altri Paesi, limitrofi come Uruguay e Paraguay. Gli operatori ritengono però che se effettivamente da un lato l’export conoscerà una flessione nella prima metà dell’anno, nella seconda dovrebbe invece crescere grazie alla domanda cinese.
Il Mato Grosso torna a 10 anni fa
Nei primi due mesi del 2021 gli allevamenti del Mato Grosso hanno macellato il 18% in meno di capi rispetto al primo bimestre 2020. Da 879.900 animali a 717.800. Inoltre, come riporta g1.globo.com, i macelli hanno invece lavorato in negativo nel mese di febbraio. Secondo IMEA il rapporto tra il prezzo medio del prodotto venduto all’ingrosso e l’importo pagato agli allevatori è stato del -1,44%. Un andamento che è stato registrato l’ultima volta nel 2011.
Foto Wikipedia
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