La concia cinese è tornata a comprare materia prima. E la cosa sorprende gli osservatori, perché la filiera della pelle, specie in Europa, non vive un momento splendido (anzi). The Sauer Report, che riporta l’indiscrezione, offre del trend due spiegazioni: una lo riporta all’andamento del mercato finale, l’altra (forse più verosimile) lo collega a una certa tattica conservativa delle imprese asiatiche.
Comprare materia prima
C’è da dire che la stessa the Sauer Report agli inizi del mese notava fermento sul mercato statunitense della materia prima. In un contesto piuttosto stazionario si registravano acquisti in ripresa su alcune tipologie di materia prima (quelle utili ad arredo e automotive, ad esempio) con relativa ripresa dei prezzi. A distanza di dieci giorni, si assiste alla vivacità dei conciatori cinesi (che comunque mantengono il prezzo in cima alle priorità d’acquisto). Ci sono due possibili spiegazioni, dicevamo. La prima è che, magari, i bottali della Repubblica Popolari conoscono una ripartenza della domanda di pelle finita. La circostanza, però, non pare molto attuale. Più verosimilmente, le aziende fanno magazzino ora che i prezzi sono in alcuni casi favorevole.
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