Trimestre molto scivoloso e (inevitabilmente) preoccupante per la pelle brasiliana. Secondo i dati resi noti da SECEX (Secretariat of Foreign Trade), da gennaio a marzo 2020, il Paese sudamericano ha esportato pelli grezze per 276.890.140 dollari. Nel 2019 aveva sfiorato i 328 milioni. In altre parole: il 15,5% in più.
Volumi trimestrali, dati mensili
In termini di volume, la pelle brasiliana nel primo trimestre dell’anno ha esportato una quantità di materia prima prima grezza pari a 46.569.270 metri quadrati. Dodici mesi prima erano stati poco meno di 49,5 milioni. La contrazione è pari al 5,8%. Sul solo mese di marzo 2020, l’export ha incassato 97,162 milioni di dollari: -0,9% su febbraio. In volume, invece, ha perso l’1,7%.
Il rapporto con l’Italia
Per la pelle brasiliana, l’Italia ha pesato sulle esportazioni per il 15,4% in termini di valore e per il 19,2% in volume. Nel primo trimestre 2020 il calo è stato del 31,7%. Complessivamente l’export brasiliano di wet blue è diminuito del 37,3% in valore e del 23,1% in quantità.
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