La pelle USA esce dalla crisi, mentre in Messico calzatura e automotive trainano la ripresa delle concerie. Gli ultimi dati di LHCA mostrano un incremento significativo delle esportazioni di pelli da parte delle aziende statunitensi. La crescita è del 9,7% in volume e del 15,4% in valore rispetto al 2021. Nonostante una flessione dell’1% nella quantità di pelli importate, la Cina rimane il mercato principale. Intanto il Messico vede ripartire il mercato delle scarpe e delle auto, tanto interno che estero. Risultato: si riaccende la luce per l’intero settore conciario.
La pelle USA esce dalla crisi
I dati ufficiali pubblicati da LHCA (Leather and Hide Council of America) certificano che nei primi 4 mesi del 2022, gli USA hanno esportato 10,75 milioni di pelli incassando circa 450 milioni di dollari. La domanda di materia prima conciaria, in particolare, si è tradotta in un fatturato di 313,6 milioni di dollari per con un totale di 9,5 milioni di pezzi venduti. L’incremento su base annua è del 10% in volume e del 19% in valore. Le pelli semilavorate crescono del 3% in quantità e dell’8% in valore. La Cina resta il mercato principale, nonostante una flessione dell’1% di acquisti per volume che fa però il paio con un incremento del 13% in valore.
Stivali in pelle e auto trainano il Messico
Nel primo trimestre 2022 le concerie messicane del distretto di Guanajuato hanno incassato 1,5 milioni di pesos in più rispetto a un anno fa. In totale, 9 milioni di pesos (circa 430.000 euro) per un incremento del 21%. Come riporta am.com.mx (citando i dati riportati nella Encuesta Mensual de la Industria Manufacturera di INEGI), il buon andamento dipende dalla crescita del settore calzaturiero e, in particolare, dalla domanda di stivali in pelle da cowboy.
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