Le imprese americane del food e della pelle spronano la Casa Bianca a risolvere il problema dei container. Nei giorni scorsi oltre 70 associazioni industriali, tra cui Leather and Hide Council of America, hanno inviato una lettera al presidente statunitense, Joe Biden. Le associazioni lamentano due problemi: da un lato l’incremento delle tariffe di trasporto e dall’altro la carenza di container liberi.
Il problema dei container
I sottoscrittori della lettera rappresentano le aziende americane di prodotti agricoli, alimentari e forestali. Tra loro vi sono però anche il Leather and Hide Council of America, dicevamo, e alcuni rappresentanti del sistema di movimentazioni carichi. Il problema che segnalano è quello dei trasporti. Le associazioni puntano il dito contro i vettori per le tariffe che applicano: sarebbero troppo elevate per rendere conveniente l’export. I sottoscrittori lamentano anche la carenza di container liberi. Molti infatti sono bloccati in diversi porti a causa della pandemia.
La lettera
“Questa è una crisi – scrivono -. A meno che la legge sulla spedizione e altri strumenti a disposizione del Governo non vengano applicati prontamente, l’agricoltura e le industrie continueranno a subire grandi perdite finanziarie. Queste pratiche dei vettori renderanno l’agricoltura non competitiva per gli anni a venire”. L’accusa è che, a fronte di uno dei momenti più redditizi per il trasporto merci, i vettori abbiano imposto prezzi molto elevati sia agli stessi produttori che ai fornitori non americani. Tutto ciò renderebbe “le vendite all’estero inefficienti e antieconomiche, trasformando per la prima volta agricoltori e produttori dei fornitori inaffidabili per la catena globale“.
L’appello
Le associazioni chiedono dunque l’applicazione dello “Shipping Act“. “Consente alle autorità di vietare pratiche irragionevoli e ingiuste. Promuove la crescita e lo sviluppo delle esportazioni statunitensi attraverso una strategia competitiva ed efficiente del trasporto marittimo – scrivono ancora -. Data l’urgenza di questa situazione, chiediamo che il governo utilizzi tutti gli strumenti a sua disposizione immediatamente per arginare le correnti pratiche di trasporto marittimo che stanno così danneggiando le nostre esportazioni”. (art)
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