Tempi duri per la filiera australiana della pelle ovicaprina. Secondo un rapporto pubblicato da MLA (Meat and Livestock Australia) il numero di capi ovini e di agnello macellati nel 2019 dovrebbe subire un calo significativo. Secondo le stime, la contrazione dovrebbe attestarsi intorno al 7% rispetto al 2018, con un picco negativo del -16% per quanto riguarda i capi adulti. Intanto, nei magazzini degli operatori australiani si accumulano pelli bovine. Come scrive queenslandcountrylife.com.au, le difficoltà del mercato starebbero spingendo alcuni produttori a tagliare i prezzi anche al di sotto dei costi di produzione, mentre altri starebbero pensando di abbassare la qualità, rivolgendosi poi a mercati “meno nobili” di quello europeo e americano, come quello indiano. Secondo le concerie australiane intervistate dal portale, molte difficoltà vanno imputate alla crescente richieste dei clienti dalla calzatura (soprattutto) di materiali alternativi, spesso sintetici che imitano la pelle nelle caratteristiche estetiche, ma con performance (anche sotto il profilo della sostenibilità), inferiori.