Il 21 settembre sono decadute le restrizioni che le dogane russe applicavano all’import carneo brasiliano dal 2021. Da quando, cioè, in alcuni allevamenti brasiliani si sono registrati casi di “mucca pazza”. Per questo, in virtù della liberalizzazione, Mosca torna a comprare carne brasiliana. La notizia, diffusa dall’agenzia per la sicurezza alimentare Rosselkhoznadzor e ripresa dalla stampa specialistica, arriva quando la Federazione russa versa (usando un eufemismo) in una situazione di isolamento commerciale.
Mosca torna a comprare carne brasiliana
Le restrizioni prevedevano che in Russia, a proposito delle importazioni dagli stati del Mato Grosso e del Minais Gerais, potessero entrare solo carni disossate da animali abbattuti entro i 30 mesi di età. Ma ora, secondo l’agenzia russa, i dati brasiliani sul contenimento della BSE sono rassicuranti. E per questo si può tornare a importare una varietà di prodotti della zootecnia molto più ampia, fino ai bovini vivi. Certo, l’agenzia russa avrà i suoi motivi per ritenere sicuro il prodotto brasiliano (malgrado in altri Paesi, come la Cina e l’Arabia Saudita, applichino ancora restrizioni prudenziali). Ma è lecito pensare che nelle ristrettezze legate all’invasione dell’Ucraina, a Mosca torni utile riguadagnare un partner commerciale.
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