Il calo dell’export in volume è pari al 19%, in valore al 13%. La pelle wet blue statunitense continua a perdere terreno sul mercato internazionale: i primi 8 mesi del 2018, sostengono i dati pubblicati da USHSLA (l’associazione statunitense dei trader), vedono il semilavorato perdere terreno in tutti i mercati asiatici. Mentre l’Italia rimane il primo cliente (acquisti per 116 milioni di dollari), la Cina ha rallentato del 28%. Allo stesso modo il mercato vietnamita è calato del 2%, quello tailandese dell’82% e quello di Taiwan del 45%. L’aggiornamento conferma il trend di settembre, quando nei 7 mesi il fatturato estero del wet blue USA risultava ancora in calo del 13%.
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