Materia prima: stato di grazia per i brasiliani di Marfrig. Nel primo trimestre il giro d’affari cresce del 24%

Se le premesse sono queste, il futuro finanziario del gruppo brasiliano Marfrig, tra i leader mondiali della filiera della carne (in Brasile macella il 23% del totale nazionale), non potrà che riservare ulteriori, positive sorprese. Il bilancio del primo trimestre 2018, infatti, è a dir poco brillante. Il giro d’affari sfiora 1,8 miliardi di euro, il 24% in più su base annua, mentre gli utili sono cresciuti del 5%. Buone premesse, dicevamo, perché Marfrig, nonostante una richiesta di approfondimento da parte di una Commissione del Senato USA, sta finalizzando l’acquisizione del colosso a stelle e strisce National Beef, operazione che gli permetterà di rientrare anche nel business della concia. Marfrig possiede 30 impianti di macellazione tra Brasile, Uruguay e Cile, che movimentano una produzione di circa 5 milioni di capi all’anno. Gestisce anche altri 19 impianti situati in USA, Cina, Malaysia, Tailandia, Corea del Sud e Australia.

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