Cotance, la federazione europea delle associazioni nazionale della concia, e CICB, sigla che rappresenta i produttori di pelle del Brasile, indirizzano una lettera comune ai negoziatori impegnati nella stesura dell’accordo di libero scambio tra Unione Europea e Mercosur (stesura che non procede esattamente a ritmo spedito). Un buon trattato tra due aree, leader nelle tipologie bovine e ovicaprine, è “un’occasione che capita una volta ogni generazione”, una mossa capace “di ridurre la volatilità del prezzo delle materie prime e stabilizzare il mercato”, recita la missiva. A proposito di materie prime, il messaggio di Cotance e CICB è rivolto anche alle associazioni che rappresentano la concia di Argentina, Paraguay e Uruguay. Il governo del Brasile ha di recente eliminato il dazio sull’export di pelli wet blue e pelli salate, mentre l’inquilino della Casa Rosada, Mauricio Macri, promette una (faticosa) liberalizzazione del mercato della materia prima conciaria argentina. Il trattato Mercosur-UE, allora, è l’occasione perché i partner sudamericani aprano i propri confini.
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