I ricavi netti di Minerva nel primo trimestre del 2019 raggiungono quota 3,7 miliardi di real (circa 808 milioni di euro) e si attestano in crescita del 5,6% su base annua. Mentre l’EBITDA ammonta a 328,8 milioni di real (il 15% in più rispetto a un anno prima), le perdite (31,4 milioni) si riducono di oltre il 70%. La divisone brasiliana del gruppo carne nel periodo gennaio-marzo ha da sola rappresentato una quota del 44% del giro d’affari lordo, mentre dall’export è arrivato il 66% delle vendite: risultato che (sottolinea Minerva) la qualifica come il primo esportatore sudamericano. Il principale mercato di riferimento, l’Asia, rappresenta il 26% del fatturato estero di Minerva e risulta in crescita di 3 punti percentuali grazie alla domanda cinese. L’andamento dei volumi produttivi risulta di duplice lettura. Il gruppo, che ha di recente completato l’IPO di Athena e che controlla anche la divisione conciaria Minerva Leather, ha macellato nel trimestre poco meno di 846.000 bovini, per una performance in calo dell’1,1% rispetto allo stesso intervallo del 2018. Nello stesso periodo la quantità di carne rossa venduta, oltre 293.000 tonnellate, è in crescita in doppia cifra: +11,7%.
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