Chiamiamoli “buyer emergenti”. Quei partner commerciali, cioè, che di materia prima conciaria statunitense ne hanno sempre comprata, ma che ora ne stanno acquisendo in quantità maggiori. È soprattutto grazie a loro, a Paesi come Messico, Brasile e Corea del Sud, se gli Stati Uniti possono archiviare un primo semestre del 2021 in area positiva. Nel periodo compreso tra gennaio e giugno, riporta LHCA (l’associazione che raccoglie trader e concerie degli USA) l’export è cresciuto del 65% in volume e del 51,4% in valore.
Grazie ai buyer emergenti
Nel primo semestre, dicevamo, l’export di materia prima conciaria statunitense è cresciuto del 65% su base annua (per un totale di 17,6 milioni di pelli vendute all’estero). Il balzo è valso il +51,4% in valore (per un fatturato estero di 654 milioni di dollari). Fremono alle spalle dei clienti tradizionalmente più importanti, come Cina e Italia, nuovi interlocutori. Il Vietnam spicca per gli acquisti di wet blue. Ma le performance più sorprendenti sono di Messico e Brasile. I due partner latino-americani sono rispettivamente protagonisti di un +187% e +279% in volume su base annua. Avanza anche la Corea del Sud con il +62%.
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