Il caso mycoplasma bovis in Nuova Zelanda è esploso fino a diventare un fatto di proporzioni eccezionali. Dopo il lento ping pong di stime che, di mese in mese, ha portato da 4.000 a più di 20.000 i bovini da sopprimere per contenere la diffusione dell’epidemia, l’ultimo annuncio di Wellington alza (e non di poco) l’asticella: nei prossimi due anni saranno conferiti invia precauzionale circa 150.000 bovini, per lo più mucche. La misura, che costerà complessivamente (cioè insieme al ripopolamento delle aziende) 880 milioni di dollari neozelandesi (522 milioni di euro), serve a eradicare il batterio dall’industria della carne in Nuova Zelanda. Ad oggi, stando alla stampa internazionale, sono 37 gli allevamenti contaminati.
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