Le autorità sanitarie della Nuova Zelanda rassicurano: non è una pandemia, i provvedimenti fin qui adottati non vanno considerati fallimentari. I nuovi casi di infezione riscontrati nel Paese sono solo il risultato del commercio di bestiame in precedenza non tracciato. Il numero totale di bovini da abbattere perché affetti da mycoplasma, già lievitato nei mesi da 4.000 a 20.000 unità, si aggiorna adesso a oltre 22.000 (di cui risultano circa 7.500 soppressioni già eseguite). Il bollettino, riporta la stampa locale, è destinato a subire nuovi aggiornamenti, perché non è da escludersi, anzi è assai probabile, che risultino ancora allevamenti coinvolti nel caso. Il Governo, intanto, ha stanziato 60 milioni di dollari neozelandesi (poco più di 35 milioni di euro) per rimborsare gli imprenditori danneggiati.
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