Nuova Zelanda, Pechino sostiene l’export di agnello: su prezzi e volumi

L’export di agnello dalla Nuova Zelanda è cresciuto dell’11% nel primo trimestre del 2019. Il risultato è in area positiva non solo su base annua, ma anche più alto del 5% in confronto alla media degli ultimi cinque anni. Il trend ha conosciuto il picco nel mese di marzo, ma promette di rimanere alto almeno fino a tutto maggio. A sostenere il mercato, riportano i dati dell’associazione Beef + Lamb NZ, è la richiesta della Cina. Pechino da sola vale circa il 50% dell’export da Wellington e legittima anche il trend crescente dei prezzi. Le buone notizie finiscono qui. Come sintetizza GlobalMeat News, ci sono più ragioni per immaginare che l’andamento positivo dell’export non si protrarrà per tutto l’anno. Innanzitutto perché gli attuali livelli di produzione di agnello sottintendono un basso tasso di rimpiazzamento negli allevamenti. In seconda battuta, l’eccessiva dipendenza dalla Repubblica Popolare rende il settore vulnerabile alle fluttuazioni del mercato cinese.

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