Gli allevatori del distretto di Turco, Bolivia, ci sperano. Da qualche anno la vendita di carne di lama è in crescita di volumi e prezzi. «Fino a 30 anni fa non era apprezzata, era paragonata alla carne di cavallo o di asino», racconta Mario Anibar, presidente della locale associazione agro-alimentare in una dichiarazione riportata da Askanews. Invece adesso, complice le dilaganti fobie su altre varietà di carni, il suo mercato è in espansione. La pietanza approda nei ristoranti di alta moda e l’amministrazione locale di Turco sta allestendo un macello in grado di rispettare gli standard internazionali. Se gli occidentali si sono appassionati alla quinoa, dopo il terrorismo sulle bistecche perché non dovrebbero innamorarsi del lama? (rp)
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