La pelle italiana dice addio a una tra le figure che hanno fatto la storia commerciale della materia prima. Mercoledì 12 giugno, a Siena, è mancato Gerolamo Gropallo (nella foto), “amico indimenticabile, che ha marcato la sua presenza nell’industria e nel commercio delle pelli con un impegno e competenza riconosciuti da tutti”. A ricordarlo è un “collega” a sua volta nome di riferimento per la materia prima in Italia, Edgardo Loewy.
Gli inizi
“Gropallo – racconta Loewy – aveva esordito nel mondo del lavoro in Argentina, assunto dalla sede locale di Fiat, che gli permise di fare esperienza della cultura industriale di quel Paese. Successivamente, tornato in Italia, svolse una brillante carriera commerciale in un’importante industria chimica genovese, portando a buon fine significativi accordi commerciali in varie aree del mondo”.
La pelle
Poi, la svolta professionale conciaria. Continua Loewy: “A fine anni Settanta avvenne il suo primo contatto con il mondo della pelle. La famiglia Cameli, armatori genovesi, era divenuta proprietaria della conceria Bocciardo, ultracentenaria azienda la cui attività era fortemente compromessa da normative di tutela ambientale e da previsioni urbanistiche che non ne consentivano la permanenza in un’area urbana. Chiamato dai Cameli ad affiancare l’amministratore delegato Fabio Tombetti, ben presto si è trovato a condurre un’industria assai complessa, nella fase antecedente il trasferimento in un altro sito. Nel corso di questa esperienza Gropallo ha dimostrato grande serietà e straordinarie capacità. Nel 1983 lasciò Bocciardo in liquidazione per entrare nell’azienda della mia famiglia. Ebbe inizio un’intensa, e per me indimenticabile, collaborazione durata oltre un trentennio e terminata con il mio e il suo ritiro. Eletto presidente della Camera Arbitrale delle Pelli, succedendo al caro e compianto amico Comandante Adolfo Mattirolo, la guidò sino al recente trasferimento da Genova a Milano. Nelle sue varie esperienze professionali lascia l’immagine di una persona retta e competente. Se ne è andato un signore di altri tempi. Ne piango la scomparsa assieme a tutti coloro che hanno avuto il privilegio di lavorare accanto a lui”.