Nel 2014 la Somalia ha esportato la cifra record di 5 milioni di capi di bestiame, grazie a quello che il settore considera l’effetto dei programmi di prevenzione sanitaria organizzati dall’Onu. In dettaglio, la vendita riguarda 4,6 milioni di caprini e ovini, 340 mila di bovini e 77 mila cammelli, per un valore complessivo di 360 milioni di dollari. Gli acquirenti sono principalmente nell’area del Golfo persico. Gli importi costituiscono un cambio di scenario a partire dal 2007, dopo il contagio della febbre della Valle del Rift, che statisticamente produce decessi fra il 20 e il 60%. La zootecnia, secondo la Fao, è responsabile del 40% del Pil somalo. (pt)
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