Resilienza e crescita per JBS. Il colosso brasiliano della filiera carne ha pubblicato i dati del secondo trimestre 2020. Mostrano un fatturato netto consolidato in aumento rispetto all’anno precedente e un utile netto che supera le migliori prospettive avanzate dagli analisti nei mesi scorsi. “Questo trimestre ha dimostrato ancora una volta la resilienza di JBS”, ha detto agli azionisti il CEO Gilberto Tomazoni.
Resilienza e crescita per JBS
Nel secondo trimestre JBS ha registrato un fatturato consolidato netto pari a circa 12,5 miliardi di dollari, in aumento del 32,9% su base annua. Gli utili consolidati hanno toccato i 610 milioni di dollari. In altre parole: il 54,8% in più. Quest’ultimo dato, in particolare, supera abbondantemente le previsioni degli analisti, basate sulla valutazione finanziaria del fermo di alcuni impianti JBS negli Stati Uniti e in Brasile causa pandemia. JBS Brazil, di cui fa parte JBS Couros, ha registrato un fatturato netto di circa 1,6 miliardi di dollari, in aumento del 21,6% rispetto al secondo trimestre 2019.
Il commento
“Durante un periodo così sfidante, abbiamo dimostrato ancora una volta la nostra capacità di adattamento in circostanze difficili e quella di realizzare le strategie e gli obiettivi dell’azienda” ha commentato Tomazoni. Obiettivi (anche) sostenibili: “Da dieci anni ci impegniamo fermamente per eliminare la deforestazione in tutta la nostra catena di approvvigionamento. L’ultimo rapporto di un audit indipendente ha rivelato che il 100% dei nostri acquisti di bestiame soddisfa i nostri criteri sociali e ambientali. Tutti i nostri fornitori in Amazzonia sono monitorati da immagini satellitari e dati georeferenziati. Il nostro programma di monitoraggio copre più di 50.000 aziende agricole su oltre 450.000 chilometri quadrati, un’area più grande della Germania. Abbiamo bloccato più di 9.000 fornitori di bestiame a causa della non conformità con il nostro modello di approvvigionamento responsabile”.
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