La Francia nel 2018 si conferma il Paese membro dal patrimonio bovino più ricco (18,5 milioni), ma vede nell’anno cedere il 2,1% rispetto al 2017. Altrettanto dicasi per la Germania, che vanta 11, 9 milioni di capi e un calo di oltre due punti percentuali. A spulciare i dati dell’Istituto Europeo di Statistica, si apprende che il trend negativo è diffuso in tutta la zootecnia continentale: Regno Unito e Irlanda hanno perso l’1,1%, mentre l’Italia lo 0, 6%. Gli unici Paesi membri a conoscere performance positive sono la Spagna e la Polonia, il cui patrimonio bovino si attesta rispettivamente a 6, 1 e 6, 5 milioni di capi, per il +0, 8% e +1, 7%. Nel contesto di un’Unione Europea che nel 2018 ha perso l’1, 5% del suo patrimonio (87,5 milioni di capi), l’unico boom, conclude Eurostat, è conosciuto da un Paese non membro, ovvero la Turchia, che arriva a 17, 2 milioni di bovini (+7%).
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