Cresce leggermente il patrimonio bovino degli Stati Uniti, che a inizio 2019 si attesta (vitelli inclusi) a quota 94,8 milioni di capi. Aumenta a ritmo più sensibile (+2%) la quota degli animali tenuti all’ingrasso (14,4 milioni). Lo riporta leatherbiz.com sulla base delle stime di USDA, il Dipartimento per le Politiche Agricole degli States. L’industria zootecnica di Washington, insomma, si preparerebbe a rallentare i ritmi di macellazione, preferendo tenere i bovini più a lungo nei feedlots. A confermare il trend ci sarebbe anche un altro segnale, rilevato ancora da USDA: mentre nel primo bimestre dell’anno le macellazioni totali (5,3 milioni di capi) sono in leggero calo su base annua (-0,4%), il trend negativo si fa più spiccato in merito ai vitelli (-12,8%). In un periodo di super-offerta di materia prima conciaria, insomma, la disponibilità di pelli grezze nell’anno potrebbe calare.
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