JBS patteggia. E accetta di pagare 52,5 milioni di dollari per risolvere il contenzioso in cui è coinvolta negli States. L’accusa è di “fare cartello” con gli altri maggiori player della carne per controllare l’offerta e tenere alti i prezzi. Pur accettando il pagamento della sanzione, JBS respinge l’accusa: la soluzione individuata è solo la migliore per i propri interessi.
JBS patteggia, ma…
Come riporta l’agenzia di stampa Reuters, JBS ha accettato di pagare 52,5 milioni di dollari. In questo modo, dicevamo, risolve il contenzioso in cui è coinvolta con gli altri maggiori player del settore. Secondo le accuse, JBS e gli altri operatori avrebbero cospirato per limitare l’offerta nel mercato americano di carne bovina al fine di gonfiare i prezzi e aumentare i profitti.
Le repliche
Gli avvocati definiscono l’accordo un “rompighiaccio”. Reuters spiega che JBS non ammette alcuna responsabilità, ma che la transazione era nel suo migliore interesse. Il gruppo brasiliano ha anche affermato che si difenderà dalle accuse di altri querelanti. Ora la palla passa nelle mani del giudice capo John Tunheim della corte federale di Minneapolis, che deciderà se ammettere o meno l’accordo. (art)
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