Addio a Roberto Cavalli. Lo stilista, 83 anni, è scomparso nel pomeriggio di venerdì 12 aprile a Firenze, la città dove era nato il 15 novembre 1940. Cavalli aveva avuto successo in tutto il mondo grazie alle sue stampe animalier, al denim sabbiato, agli abiti dai colori sgargianti e all’utilizzo della pelle. Nel 2015 aveva ceduto il marchio a Clessidra. Il collega Giorgio Armani e il designer Fausto Puglisi, che ora disegna le collezioni a marchio Roberto Cavalli, hanno reso omaggio allo stilista fiorentino che nell’ormai lontano 2008 tenne una lectio creativa a una gremita platea di studenti presso l’LPFashionStudio di Milano (nella foto d’archivio LaConceria).
Addio a Roberto Cavalli
Nato e cresciuto a Firenze, Roberto Cavalli era malato da tempo. È morto nella sua città di origine. Al suo fianco la fidanzata, Sandra Bergman. Cavalli lascia sei figli, l’ultimo dei quali ha poco più di un anno. Roberto Cavalli ha lanciato il suo marchio nel 1970. Nello stesso anno ha presentato la sua prima collezione a Parigi, ricordata soprattutto per la rivoluzionaria tecnica di stampa su pelle da lui inventata e brevettata.
La rivoluzione della pelle stampata
Cavalli raccontava: “Ho pensato: perché non utilizzare la pelle stampata per i capi di abbigliamento? Concepire e realizzare quest’idea era possibile solo a Firenze. Per le botteghe artigiane, quelle che dipingono le lettere d’oro zecchino sui libri con le copertine di pelle stampata” ricorda il Corriere Fiorentino.
“Un vero artista” della moda
“Roberto era un vero artista, selvaggio e meraviglioso nell’uso delle stampe, capace di trasformare la fantasia in abiti seducenti” si legge nel profilo Instagram di Giorgio Armani. “Caro Roberto, potresti non essere più fisicamente qui con noi, ma so che sentirò il tuo spirito sempre con me” è invece il ricordo di Fausto Puglisi. Lo stilista disegna le collezioni del marchio Cavalli, oggi di proprietà del miliardario di Dubai Hussain Sajwani. (mv)
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