Cosa sta succedendo da Costume National? La griffe, di proprietà del fondo asiatico Sequedge, sta assorbendo il colpo dell’abbandono dei fondatori, i fratelli Ennio e Carlo Capasa, usciti dal board per “incomprensioni” col resto degli investitori. Divergenze che, dato quel che sta accadendo in questi giorni, stanno emergendo con prepotenza. Nel giro di pochi giorni, infatti, mentre Costume National comunicava il suo forfait alle prossime sfilate maschili di Milano (17-21 giugno, organizzate da Camera Nazionale della Moda Italiana, presieduta da Carlo Capasa), sono state chiuse tre boutique strategiche del brand: zona Corso Como a Milano (nella foto), via del Babuino a Roma, SoHo a New York. Un dietrofront commerciale che allarma il mercato e conferma che le difficoltà in cui versa la griffe (i cui ricavi sono bruscamente scesi, planando a quota 6 milioni di euro) non permettono il mantenimento di una rete commerciale troppo diffusa. Nessun commento da Sequedge (che detiene il 100% del capitale). Significativa, nel testimoniare il momento critico, la modalità delle tre chiusure: senza alcun preavviso, abbassando la saracinesca a negozi che, all’interno, sono ancora allestiti. Voci insistenti sostengono che Sequedge stia cercando uno stilista asiatico per sostituire Ennio Capasa e che il focus commerciale potrebbe essere il retail del Far East, dove Costume National possiede due boutique in Giappone e una a Hong Kong.
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