Il bilancio Antichi Pellettieri, approvato il 7 giugno dal consiglio di amministrazione, evidenzia una riduzione della perdita netta dai 48,2 milioni del 2011 ai 9,2 dell’ultimo esercizio. Resta preoccupante la posizione finanziaria netta, in rosso per 68,3 milioni di euro. I ricavi netti di esercizio passano a 3,3 milioni del 2012 dai 14,9 milioni dell’anno precedente. Il fatturati è pari a 112,2 milioni di euro (-1%). I marchi propri rappresentano il 99,4% del fatturato consolidato; i mercati esteri generano il 70,9%; i canali distributivi diretti pesano per il 90,3%. Il 23 giugno intanto scadono i termini concessi dal Tribunale di Reggio Emilia per la ristrutturazione del debito. “L’unica procedura percorribile in relazione alle tempistiche date, è quella di procedere con la presentazione di un c.d. concordato con cessione dei beni – scrive la società, proprietaria tra gli altri del marchio Baldinini – Si precisa che sono comunque ancora in corso interlocuzioni con il ceto bancario finalizzate ad esaminare eventuali altre possibilità previste nell’ambito della procedura ex artt. 160 e seguenti della Legge Fallimentare che potrebbero innestarsi sulla proposta definitiva da sottoporre ai creditori”. Constatando “molteplici e rilevanti elementi di incertezza che gravano sulla capacità di Antichi Pellettieri Spa e del Gruppo di continuare la propria operatività in un prevedibile futuro, gli amministratori ritengono sia venuto meno il presupposto della continuità aziendale alla data di redazione della relazione annuale”. Per tali motivi il bilancio di esercizio chiuso al 31 dicembre 2012 non è stato redatto in base al presupposto della continuità aziendale.
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