I dati preliminari di Brunello Cucinelli per il 2017 dicono che il fatturato, crescendo del 10,4%, ha sfondato la soglia del mezzo miliardo di euro (503,6 milioni). A premiare il brand dello stilista filosofo (nella foto a sinistra) è il mercato domestico, da cui proviene il 16,8% del business: qui l’espansione vale l’11,2%. Per il 2018 si prevede ancora crescita a doppia cifra. Gli affari vanno in maniera altrettanto lusinghiera per Stefano Ricci (a destra): la griffe del lusso chiude l’anno con il fatturato a 144 milioni di euro, per un tondo +14% rispetto al 2016. In termini di variazione percentuale, ancora meglio va a Piquadro. Il gruppo emiliano guidato da Marco Palmieri (al centro) della pelletteria nel terzo trimestre dell’anno fiscale (chiuso al 31 dicembre) registra un giro d’affari da 71,3 milioni di euro (+39,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente). Cresce il brand ammiraglio (Piquadro, +4%), ma a determinare l’espansione del business è l’introduzione nel perimetro delle vendite del marchio The Bridge, acquisito nell’ultimo anno. A confermare che per la moda italiana il momento è tendenzialmente positivo ci pensa anche Roberto Ricci Designs (RRD), che conta di chiudere il bilancio 2017 con fatturato a circa 30 milioni (+41,6%): a trainare le vendite è il segmento abbigliamento, passato dai 12 ai 17 milioni di euro.
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