La storia di Sonia Rykiel finisce qui. Sette anni dopo la sua acquisizione da parte del fondo di Hong Kong Fung Brands (ora First Heritage Brands) e tre anni dopo la morte dell’omonima fondatrice, il tribunale commerciale di Parigi ha deciso ieri per la liquidazione giudiziaria del brand per mancanza di acquirenti.
La decisione
La sentenza arriva tre mesi dopo la riorganizzazione della società e, soprattutto, dopo tre proroghe della data di scadenza per la presentazione di eventuali offerte. Inizialmente erano dieci i candidati interessati a Sonia Rykiel, quindi sembrava che la continuità dell’azienda fosse assicurata. Invece, alla fine, è rimasta in piedi una sola proposta, quella di Nicole Lévy e Julien Sedbon. Come scrive Le Figaro, i due non si sono presentati all’audizione in Tribunale, mentre la stessa Corte ha giudicato insufficiente, sia sul piano finanziario che su quello industriale, l’offerta. I sette negozi Sonia Rykiel in Francia sono stati chiusi, mentre i 135 dipendenti della griffe attendono ormai la lettera di licenziamento.
La seconda chance
Con la liquidazione della società, tutti gli asset saranno venduti. Tra questi, il più attraente è senza dubbio il marchio Sonia Rykiel, rimasto molto forte, in Francia, ma anche a livello internazionale. In questo senso, molti candidati risultano pronti ad acquistare solo il brand. (mv)