La polarizzazione di mercato cui si assiste da un anno è segno di un lusso “che non funziona più”. Ma Susanna Nicoletti, esperta di brand management, consulente delle griffe e docente universitaria, dalle pagine de La Conceria di luglio/agosto avanza il sospetto che forse il modello non funzionava neanche prima. Solo che “c’era la Cina ad assorbire tutti gli errori e a regalare a tutti comunque ottime performance commerciali”. Ora che i consumatori della Repubblica Popolare hanno tirato i remi in barca, i nodi sono venuti al pettine.
L’intervista: “Che fretta c’era”
Qual è la spia più evidente di un lusso che non funziona più? La fretta di arrivare a risultati di vendita immediati, con scarsa considerazione del prestigio e dell’identità del marchio. Per Nicoletti, che di recente ha lanciato la newsletter SUN DeLuxe, il modo in cui Valentino ha accompagnato alla porta Pierpaolo Piccioli per ingaggiare Alessandro Michele è esemplare: “Nella prospettiva di certi management è più facile fare tabula rasa e nominare un nuovo designer, percepito come di successo, che lavorare alla costruzione di un cambio di rotta”.
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