Il gioco del pettegolezzo fashion dilaga. Mentre Milano è presa d’assalto dal popolo del Fuorisalone, l’evento connesso al Salone del Mobile, questa settimana la moda si è interrogata con insistenza crescente su che fine farà Alessandro Michele, l’ex Re Mida creativo di Gucci. Sotto un profilo molto più industriale, invece, gli ultimi sette giorni hanno registrato il particolare interesse per le preoccupazioni di Hermès e la sua inesauribile necessità di investire in nuove sedi produttive. Cosa che, in termini più o meno simili, ha messo in evidenza anche Prada.
Che fine farà Alessandro Michele
Siamo cinicamente abituati a ritenere che, nella moda, quando il pettegolezzo su qualcuno o qualcosa sale di volume, ci potrebbero davvero essere novità all’orizzonte. In questo, il destino di Alessandro Michele è stato esemplare. Quando i “si dice” sulla sua uscita da Gucci sono diventati insistenti, la sua storia con la griffe è veramente finita. A rigor di logica (ma con il doveroso beneficio d’inventario), visto che non passa settimana che il nome di Michele non sia accostato a qualche brand, il suo ritorno potrebbe essere ormai imminente. O, forse, no…
Cliccate qui per sapere quali griffe potrebbero essere interessate ad assumere Alessandro Michele >> https://www.laconceria.it/cronaca/da-quando-e-single-alessandro-michele-va-bene-per-tutti-i-brand/
Perché si preoccupa Hermés
La maison francese è un caterpillar. Vara il progetto per la 22esima pelletteria in Francia, perché dei suoi prodotti, soprattutto delle borse, pare che il mondo ne voglia sempre, sempre di più. Anche per questa ragione, quindi, il suo CEO, Axel Dumas, ha espresso con chiarezza quale sia la sua più grossa fonte di preoccupazione. Non la carenza di manodopera, ma la qualità della materia prima. Alias: la pelle.
Cliccate qui per scoprire perché la qualità dei pellami suscita le preoccupazioni di Hermès >> https://www.laconceria.it/materia-prima/a-hermes-piu-del-recruitment-preoccupa-la-qualita-delle-pelli/
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