Operatori della finanza. Grandi industriali. Ed esponenti del fashion system, of course. C’è anche una spolverata di lusso nella classifica dei Top 100 stilata da Milano Finanza. I manager della moda che compaiono nell’elenco sono quelli dai consolidati meriti storici, nel design o nel retail, ma anche i giovani in rampa di lancia (o già decollati).
I manager della moda
Quella di MF è sì una selezione dei migliori manager attivi in Italia. Ma l’elenco è in tassativo ordine alfabetico. Quindi il primo campione del lusso che si incontra non è uno qualunque, ma Giorgio Armani. “Un genio, o come lo chiamano in molti, il re dell’alta moda – lo definisce il quotidiano – seduto su un trono da oltre 11 miliardi di dollari di patrimonio personale”. In un salto generazionale, da Re Giorgio si passa a Niccolò Beretta, fondatore e direttore creativo di Giannico, “ex emergente, ora testimonial e protagonista del design per conto della generazione Z”.
Chi altri?
Nella Top 100, dicevamo, compaiono nomi che per il pubblico de La Conceria non hanno bisogno di grandi presentazioni. Qualche esempio? Michele Norsa, che tanto ha fatto per Salvatore Ferragamo e che nel brand fiorentino è appena rientrato. Oppure Patrizio Bertelli, che con Miuccia ha reso Prada un marchio globale. O, ancora, Remo Ruffini, protagonista del rilancio di Moncler. Nell’elenco di Milano Finanza ci sono anche giovani (ormai con un ruolo ben definito nel sistema), come Chiara Ferragni, e personalità che il mondo della moda lo influenzano. Chi? Federico Marchetti, fondatore di Yoox (“ribattezzato dal New Yorker the geek of chic”) e Claudio Luti, che prima di portare in alto Kartell ha lavorato in Versace al fianco di Gianni. Ma anche Alessandra Gritti e Giovanni Tamburi, che con il fondo TIP molto hanno investito nel fashion.
Leggi anche: