Colpevoli di pelle: JLo, Kim Kardashian e i vip vittime di PETA

Un conto è non essere d’accordo con scelte di stile e convinzioni etiche. Altro è lanciare vere e proprie campagne diffamatorie contro chi indossa pelle e pelliccia. È quello che hanno fatto gli attivisti di PETA, che negli anni hanno preso di mira alcune celebrity, colpevoli (si fa per dire) di essersi mostrate in pubblico con il chiodo da biker o il visone. Quello cui gli animalisti davvero mirano, è lecito sospettare, è sfruttare la notorietà dei vip per far parlare di sé.

Jennifer Lopez
Una delle nemiche giurate di PETA è Jennifer Lopez: la cantante e attrice è nella lista nera degli animalisti a causa del suo amore per la moda di lusso, pellicce incluse. Oltre a riferirsi al guardaroba di JLo come ad un “corpse closet” (tradotto “armadio cadavere”), quelli di PETA hanno persino insinuato che uno dei suoi ex-mariti l’ha lasciata proprio per la sua passione per la pelliccia.

Lady Gaga
Lady Gaga è stata definita come “un’ipocrita totaleda PETA perché prima avrebbe espresso posizioni no-fur, salvo poi sfoggiare pellicce. La popstar è stata accusata in una lettera aperta dal vicepresidente di PETA, Dan Mathers, di essersi esposta volutamente alle critiche. Secondo lui si stava “rendendo un bersaglio” per attacchi estremisti. La risposta della Germanotta riuscì a zittire ogni tono minatorio: “Sto scegliendo di non commentare se le pellicce che acquisto sono finte o vere perché penso che sia [ipocrita] non riconoscere il pitone, lo struzzo, la pelle di vacchetta, cuoio, agnello, alligatore, che ho già indossato, per non parlare della carne”.

Kanye West e Kim Kardashian
La coppia West-Kardashian, tra i coniugi più glamour del jet set, sono pane per i denti degli animalisti: entrambi amano indossare capi in pelle e pelliccia, per non parlare del loro regime alimentare a base di carne. E se nel 2012 Kim è stata letteralmente colpita da una “bomba” di farina da un’attivista PETA, il marito Kanye ha ribattuto pubblicando una canzone con la frase “Dì a PETA che il mio visone sta strusciando sul pavimento”. A maggio 2018 però la sorellona Kardashian ha ceduto il fianco alle critiche indossando una pelliccia fake e annunciando su Snapchat il suo cambio di rotta.

Le gemelle Olsen
Per chiudere in bellezza, o per meglio dire in bruttezza, ricordiamo gli attacchi di PETA contro Mary-Kate e Ashley Olsen, rinominate dall’associazione animalista “Trollsen”. Le gemelline sono finite nel mirino della onlus a causa di alcuni accessori in pelliccia inseriti nelle loro collezioni moda. Per schernire le attrici/designer PETA realizzò un cartone animato citando i Trolls, orripilanti creature leggendarie scandinave. Già dal 2007 PETA aveva messo in piedi un sito dedicato “alle gemelle Trollsen” dove si invitavano gli animalisti a inviare messaggi minatori e giocare a vestire i loro mostruosi avatar con pellicciotti gocciolanti sangue. Se questo non bastasse, ci si è spinti ancora oltre con Ashley, quando soffriva pubblicamente di un disturbo alimentare. PETA commentò le sue scelte di stile così: “Indossare la pelliccia aggiunge 20 chili, ma se Ashley vuole riempire il suo telaio, suggeriamo invece di usare una forchetta”. Un attacco davvero imperdonabile. (mvg)

In foto (dal web), le gemelle Olsen come sono e come le ritrae PETA

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