“Come ci siamo trovati con un tale vuoto di competenze nella moda”

“Come ci siamo trovati con un tale vuoto di competenze nella moda”

Il numero di febbraio del nostro mensile si titola “Lavoro”. Osservando l’asimmetria tra la domanda e l’offerta, ci siamo chiesti come si è formato un tale vuoto di competenze. Già, perché i calcoli li facciamo sul numero 2 – 2023 de La Conceria. Incrociando dati e dichiarazioni di Confindustria Moda, CNA Federmoda e Fondazione Altagamma, alla manifattura italiana nei prossimi 5 anni serviranno 94.000 dipendenti. Ma ne troverà solo la metà.

 

 

“Un tale vuoto di competenze”

Nell’articolo dal titolo “Alla ricerca delle competenze perdute” ne abbiamo parlato con chi si occupa di fabbisogno formativo e lavorativo. Raccogliendo pareri, esperienze e testimonianze. Nel mismatch pesa, ad esempio, un fattore culturale. “I fattori sono diversi e si sommano – ci dice Paolo Bastianello, coordinatore del Comitato Education di Confindustria Moda –. Noi imprenditori e le nostre associazioni abbiamo peccato nella comunicazione di come si fa il prodotto, di quali competenze servono per tenere alta la qualità della manifattura italiana e in questo modo abbiamo contribuito a non rinnovarne l’immagine che resta quella di settori vecchi, incrostati da altrettanto vecchi luoghi comuni”.

Clicca qui per leggere la versione integrale de “Alla ricerca delle competenze perdute”

Qui per sfogliare il sommario di “Lavoro”

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