“Nell’inconscio collettivo, la pelle è un materiale di protezione, per ragioni storiche. È il materiale più antico che l’uomo abbia mai usato per vestirsi e proteggersi. La pelle è essenziale per una risposta creativa, quindi”. Parole di Jean-Claude Jitrois, 77 anni. Lo stilista ha fatto ritorno alla Parigi fashion Week, da dove mancava dal 2017. Ha realizzato l’ultima collezione con la sua amica Caroline Gaspard, creatrice della casa di gioielli Akillis.
La pelle è essenziale
Una collezione “comoda e versatile, nel vero senso della parola, fluida e alla portata di tutti. Mi rivolgo a una clientela più giovane” ha detto Jitrois. Lo stilista che nel 1995 ha lanciato la pelle elasticizzata. Matthieu Bobard Deliere di Elle (dal cui sito è tratto lo screenshot nella foto a sinistra) gli chiede: “Quando il veganismo e la moda eco-responsabile guadagnano terreno, come immagina il futuro della pelle?”. Ecco la risposta di Jitrois: “Prima di tutto, la nostra produzione è iper-responsabile. La pelle, infatti, è il canale di recupero del rifiuto più antico e prestigioso al mondo. Ovviamente, utilizziamo solo pelli provenienti dal consumo alimentare. Siamo anche agli antipodi del fast fashion: creiamo capi fatti per durare, per essere tramandati. Pelle e tecnologia vanno di pari passo: dopo aver scoperto la pelle elasticizzata, seguo molto da vicino gli sviluppi promettenti della pelle da cellule staminali. Coltivare la pelle autentica sarà meraviglioso. Abbiamo una pelle che si chiama vegana, ma che è finta“.
I tempi che corrono
Jitrois è uno psicologo e psicomotricista. Negli anni ’70 ha diretto dipartimenti universitari e istituti superiori specializzati. E quando viene chiamato a rispondere sui tempi che corrono, afferma: “L’ansia è il motore della cura. La paura è inutile, non produce nulla. Abbiamo paura di qualcosa che non è successo, è una fantasia. Non siamo nel Medioevo e non è la peste: mi fido della scienza. Il contesto mi fa andare avanti, mi stimola”. (mv)
A destra nella foto, immagine tratta da jitrois.com
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