Un fondo straniero. Un imprenditore italiano abbinato a un altro investitore. E anche un soggetto finanziario. Sarebbero in tre ad aver presentato un’offerta per Stefanel. La scadenza era fissata alla mezzanotte di mercoledì primo luglio e dalla stampa trapelano le prime indiscrezioni. Ma non si può escludere che ci siano altri interessati. E visto che sono due i lotti in cui è stata divisa la vendita, è possibile che ci siano proposte non per il pacchetto completo, ma per uno solo dei lotti.
La crisi
Stefanel è in amministrazione straordinaria da settembre scorso. Dopo il lockdown, i negozi non hanno riaperto per non aggravare la situazione finanziaria: l’indebitamento sfiora i 100 milioni di euro. Il commissario straordinario Raffaele Cappiello ha così chiesto (e ottenuto nella seconda metà di giugno) al MISE di velocizzare l’iter per la vendita. Gli asset di Stefanel sono stati divisi in due lotti: uno formato dal marchio Stefanel, dallo stabilimento di Ponte di Piave (50 dipendenti) e una trentina di negozi in Italia (110 dipendenti). Il secondo comprende Interfashion, che produce e commercializza il marchio High (posseduto dalla controllata lussemburghese HI-INT). Il fatto che erano stati concessi pochi giorni dalla messa in vendita dei due lotti alla scadenza delle offerte aveva fatto pensare a trattative già ben avviate.
Un’offerta per Stefanel
Al momento si sa dell’esistenza di tre offerte. Il Sole 24 Ore scrive di un gruppo industriale italiano e di due soggetti finanziari. La Tribuna di Treviso specifica che un’offerta è di un fondo straniero e un’altra è di un imprenditore italiano appoggiato a un altro soggetto investitore. La stessa testata apre alla possibilità di altre offerte arrivate al commissario Cappiello. (mv)
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