CRV, la moda riaccende i motori: è il turno di Prada e Leo Shoes

CRV, la moda riaccende i motori: è il turno di Prada e Leo Shoes

Dopo l’onda d’urto del Coronavirus, la moda si rimette in moto. Dopo i primi segnali di riapertura, altri due importanti nomi del fashion avanzano verso la normalità. È il turno di Prada e Leo Shoes.

È il turno di Prada

Un centinaio di lavoratori dello stabilimento di Prada ad Arezzo sono tornati ieri al lavoro. Sono addetti a collezioni e campionari. Complessivamente il polo conta circa 2.300 impiegati. Come riporta il Corriere di Arezzo, il Prefetto Anna Palombi ha concesso la deroga. Il via libera riguarda, però, solo le attività legate allo sviluppo di campionari e delle collezioni per la prossima stagione. In queste settimane Prada ha lavorato per garantire la sicurezza dei dipendenti. Il ritorno alla produzione è avvenuto nel pieno rispetto di una serie di misure di sicurezza. Queste prevedono l’utilizzo obbligatorio di dispositivi di protezione personale, il rispetto del distanziamento sociale, la sanificazione ripetuta degli ambienti, la misurazione della temperatura dei lavoratori e turni frammentati.

In Puglia torna Leo Shoes

Si rimette in moto anche il calzaturificio Leo Shoes di Casarano (Lecce). Come per Prada, il via libera è arrivato dalla Prefettura locale. A darne notizia è il Quotidiano di Puglia, a cui il presidente dell’azienda Antonio Sergio Filograna ha spiegato che “riaprire è il primo passo“. L’ok delle autorità consentono le attività di campionatura e collezioni. “Ma se non si autorizza il riavvio delle produzioni, le ricadute sono serie” riprende Filograna, che racconta di aver perso “solo a marzo ricavi per 3 milioni di euro“. Ieri sono tornati al loro posto in azienda i dirigenti e 15 addetti. Anche in questo caso il rientro è stato accompagnato dal rispetto di un rigido protocollo di sicurezza, verificato dai sindacati. (art)

Immagini tratte (a sinistra) da leoshoes.it e (a destra) da pradagroup.com

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